Nei giorni scorsi Il Resto del Carlino mi ha chiesto cosa ne pensassi della proposta di valorizzazione del patrimonio librario di Umberto Eco, oltre 35.000 volumi (1.200 dei quali antichi e preziosissimi). Penso sia un progetto di importanza estrema per la nostra città. Prenderemo contatto con la famiglia e se saranno d’accordo convocheremo un tavolo con gli attori cittadini che sono disponibili a portare a Bologna questo patrimonio.
Ne ho parlato con il Sindaco, come Comune siamo pronti a fare la nostra parte, anche a livello economico, per vedere nascere una fondazione o uno strumento ad hoc che gestisca e valorizzi questo immenso tesoro che ha un valore scientifico enorme. Un patrimonio a disposizione di ricercatori, studenti e visitatori. Umberto Eco ha sempre ricordato come le biblioteche rappresentassero uno dei patrimoni fondamentali della cultura italiana e della nostra città, non a caso contribuì a diversi progetti, fra i quali quello della Salaborsa. Questa potrebbe essere l’occasione per completare una dotazione di spazi culturali istituzionali di cui la città è già molto ricca. Bologna è la città giusta, anche perché vede passare sia dal punto di vista universitario, sia culturale, le principali figure mondiali. Basti pensare alla nostra Cineteca, ai progetti di restauro e al Festival ‘Cinema ritrovato’: registi di tutto il mondo hanno donato a Bologna i loro archivi.